DIES DOMINI

 

Il giorno del Signore
— come fu definita la domenica fin dai tempi apostolici (1) — ha avuto sempre,

nella storia della Chiesa,

una considerazione privilegiata per la sua stretta connessione col nucleo stesso del mistero cristiano.

La domenica infatti richiama, nella scansione settimanale del tempo,

il giorno della risurrezione di Cristo.

È la Pasqua della settimana, in cui si celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte,

 il compimento in lui della prima creazione, e l'inizio della "nuova creazione "(2 Cor 5, 17)

È il giorno dell'evocazione adorante e grata del primo giorno del mondo,

ed insieme la prefigurazione, nella speranza operosa, dell'"ultimo giorno ",

quando Cristo verrà nella gloria e saranno fatte

"nuove tutte le cose "
(Ap 21, 5).
Alla domenica, pertanto, ben s'addice l'esclamazione del Salmista: "Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso "
(Sal 118 [117], 24).

Questo invito alla gioia,

che la liturgia di Pasqua fa proprio,

porta il segno dello stupore da cui furono investite le donne che avevano assistito alla crocifissione di Cristo quando, recatesi al sepolcro "di buon mattino,

il primo giorno

dopo il sabato "
(Mc 16, 2),

lo trovarono vuoto.

È invito a rivivere, in qualche modo, l'esperienza dei due discepoli di Emmaus,

che sentirono

 "ardere il cuore nel petto "mentre il Risorto si affiancava a loro lungo il cammino,

spiegando le Scritture e rivelandosi nello

"spezzare il pane "
(Lc 24, 32.35).

 È l'eco della gioia,

 prima esitante e poi travolgente,

che gli Apostoli provarono la sera di quello stesso giorno, quando furono visitati da Gesù risorto

e ricevettero il dono

della sua pace e del suo Spirito

(Gv 20, 19-23).
La risurrezione di Gesù

è il dato originario su cui poggia la fede cristiana

(1 Cor 15, 14):

stupenda realtà, colta pienamente nella luce

della fede,

ma storicamente

attestata da coloro che ebbero il privilegio di vedere il Signore risorto;

evento mirabile

che non solo si distingue in modo assolutamente singolare nella storia degli uomini,

ma si colloca al centro del mistero del tempo.

A Cristo, infatti,

come ricorda,

nella suggestiva liturgia della notte di Pasqua, il rito di preparazione del cero pasquale,

"appartengono il tempo e i secoli".

 Per questo, commemorando non solo una volta all'anno, ma ogni domenica,

il giorno della

risurrezione di Cristo,

la Chiesa intende

additare ad ogni

generazione ciò che costituisce l'asse portante della storia,

al quale si riconducono il mistero delle origini e quello del destino finale del mondo.

C'è ragione dunque per dire, come suggerisce l'omelia di un autore del IV secolo,

che il " giorno del Signore "

è il

" signore dei giorni ".

Quanti hanno ricevuto la grazia di credere nel Signore risorto non possono non cogliere il significato

di questo giorno settimanale con l'emozione vibrante che faceva dire

a san Girolamo:

" La domenica è il giorno della risurrezione,

è il giorno dei cristiani,

è il nostro giorno ".

Essa è in effetti per i cristiani la " festa primordiale ",

posta non solo a scandire il succedersi del tempo,

ma a rivelarne il senso profondo.

La sua importanza fondamentale, sempre riconosciuta in duemila anni di storia, è stata ribadita con forza dal Concilio Vaticano II: " Secondo la tradizione apostolica,

che ha origine dal giorno stesso della risurrezione di Cristo,

la Chiesa celebra il mistero pasquale ogni otto giorni,

in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o domenica ".     

Paolo VI ha sottolineato nuovamente tale importanza nell'approvare il nuovo Calendario romano generale e le Norme universali che regolano

l'ordinamento dell'Anno liturgico.

L'imminenza del terzo millennio, sollecitando i credenti a riflettere, alla luce di Cristo, sul cammino della storia,

li invita a riscoprire con nuovo vigore il senso della domenica: il suo " mistero ", il valore della sua celebrazione, il suo significato per l'esistenza cristiana ed umana.

Ai discepoli di Cristo

è comunque chiesto

di non confondere la celebrazione della domenica, che dev'essere una vera santificazione

del giorno del Signore, col

" fine settimana ",

inteso fondamentalmente come tempo di semplice riposo o di evasione.

È urgente

a tal proposito un'autentica maturità spirituale, che aiuti i cristiani ad

" essere se stessi ",

in piena coerenza con il dono della fede,

sempre pronti a rendere conto della speranza che è in loro

(1 Pt 3, 15).

Ciò non può

non comportare anche una comprensione più profonda della domenica,

per poterla vivere,

pure in situazioni difficili,

con piena docilità allo Spirito Santo.

CELEBRAZIONE EUCARISTICA

03 Aprile 2010 -  Veglia Pasquale

 

 

Colore liturgico: bianco

 

Guida: Questa veglia è la madre di tutte le veglie, poiché celebriamo il passaggio di Gesù dalla morte alla vita. In questa notte la luce vince le tenebre, l’amore vince l’odio, la misericordia vince il peccato. Cominciamo questa solennissima celebrazione con la benedizione del fuoco nuovo e l’accensione del fuoco nuovo. La candela che vi è stata data andrò accesa alla fiamma del cero pasquale, non ad altre fiamme. Attendete che la luce del cero vi venga portata; attendiamo insieme la vittoria della vita, Gesù luce, che vince la  morte.

 

LITURGIA DELLA LUCE (Lucernario)
Il fuoco nuovo e la luce del cero sono simboli di Gesù risorto che vince le tenebre del male.
L'assemblea si raduna fuori della chiesa; attorno al fuoco che divampa. Dove non si può accendere il fuoco, si adotta il rito alla situazione. Il sacerdote saluta, nel modo consueto, il popolo radunato e lo esorta a celebrare degnamente questa Veglia con la partecipazione piena e cosciente, nel modo che gli è proprio.


La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. E con il tuo spirito.

 

Fratelli, in questa santissima notte, nella quale Gesù Cristo nostro Signore passò dalla morte alla vita, la Chiesa, diffusa su tutta la terra, chiama i suoi figli a vegliare in preghiera. 
Rivivremo la Pasqua del Signore nell'ascolto della Parola e nella partecipazione ai Sacramenti, Cristo risorto confermerà in noi la speranza di partecipare alla sua vittoria sulla morte e di vivere con lui in Dio Padre.

 

 

BENEDIZIONE DEL FUOCO NUOVO  
Preghiamo. 
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma viva della tua gloria, 
benedici X questo fuoco nuovo, 
fa' che le feste pasquali accendano in noi il desiderio del cielo, 
e ci guidino, rinnovati nello spirito, 
alla festa dello splendore eterno. 
Per Cristo nostro Signore.

 

PREPARAZIONE DEL CERO PASQUALE
Il sacerdote incide una croce sul cero pasquale per configurarlo a Gesù Cristo.


Il Cristo ieri e oggi:  (incide l’asta verticale della croce)
Principio e Fine, (incide l’asta orizzontale della croce)
Alfa (incide sopra la croce la lettera alfa)

e Omega. (incide sotto la croce la lettera omega)

A lui appartengono il tempo (nell’angolo sinistro superiore della croce incide la prima cifra dell’anno corrente)

e i secoli. (nell’angolo destro superiore della croce incide la seconda cifra dell’anno              corrente)

A lui la gloria e il potere (nell’angolo sinistro inferiore della croce incide la terza cifra dell’anno corrente)
per tutti i secoli in eterno. Amen. (nell’angolo destro inferiore della croce incide la quarta cifra dell’anno corrente)
 

Poi io sacerdote incide nel cero, in forma di croce 5 grani d’incenso, mentre dice:

Per mezzo delle sue sante piaghe gloriose, 
ci protegga e ci custodisca il Cristo Signore. Amen.
 

Al fuoco nuovo il sacerdote accende il cero pasquale, dicendo:
La luce del Cristo che risorge glorioso 
disperda le tenebre del cuore e dello spirito.

 

PROCESSIONE DI ENTRATA CON IL CERO

Il diacono porta in chiesa il cero acceso, simbolo di Gesù Cristo, mentre si canta tre volte:

Cristo, luce del mondo.  R/. Rendiamo grazie a Dio.
Lumen Christi. R/. Deo grátias.

 

Ad ogni sosta, si accendono al cero successivamente le candele del sacerdote, quelle dei ministri e poi quelle dei fedeli. In tal modo la chiesa è progressivamente illuminata, le tenebre sono vinte dalla luce.

 

ANNUNCIO PASQUALE

Il diacono o lo stesso sacerdote proclama il preconio pasquale: tutti i presenti stanno in piedi e tengono in mano la candela accesa.
 

II - LITURGIA DELLA PAROLA 
Prima di iniziare la lettura della Parola di Dio, il sacerdote si rivolge all'assemblea con queste parole o con altre simili.

Fratelli carissimi,  
dopo il solenne inizio della Veglia, ascoltiamo ora in devoto raccoglimento la Parola di Dio.  
Meditiamo come nell'antica alleanza Dio salvò il suo popolo e, nella pienezza dei tempi, ha inviato il suo Figlio per la nostra redenzione.
Preghiamo perché Dio nostro Padre conduca a compimento quest'opera di salvezza incominciata con la Pasqua. 

 

Guida: la creazione

PRIMA LETTURA   Gen 1,1 - 2,2
Dio vide tutto quello che aveva fatto: era cosa molto buona.

SALMO RESPONSORIALE   Dal Salmo 103
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

 

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,  
ammirabile in tutte le opere del tuo amore,  
illumina i figli da te redenti  
perché comprendano che, se fu grande all'inizio  
la creazione del mondo,  
ben più grande, nella pienezza dei tempi,  
fu l'opera della nostra redenzione,  
nel sacrificio pasquale di Cristo Signore.  
Egli vive e regna nei secoli dei secoli
.

 

Guida: Il sacrificio di Abramo

SECONDA LETTURA   Gen 22, 1-18   
Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.

SALMO RESPONSORIALE   Dal Salmo 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. (ACHEDA’, ACHEDA’
)
 

ORAZIONE
O Dio, Padre dei credenti,  
che estendendo a tutti gli uomini il dono dell'adozione filiale,  
moltiplichi in tutta la terra i tuoi figli, 
e nel sacramento pasquale del Battesimo  
adempi la promessa fatta ad Abramo  
di renderlo padre di tutte le nazioni,  
concedi al tuo popolo di rispondere degnamente  
alla grazia della tua chiamata.  
Per Cristo nostro Signore.  

 

Guida: Il passaggio del Mar Rosso

TERZA LETTURA   Es 14,15 - 15,1

Gli Israeliti camminarono sull'asciutto in mezzo al mare.

SALMO RESPONSORIALE   Es 15,1b-6.17-18
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria
.
 

ORAZIONE
O Dio, anche ai nostri tempi  
vediamo risplendere i tuoi antichi prodigi:  
ciò che facesti con la tua mano potente  
per liberare un solo popolo dall'oppressione del faraone,  
ora lo compi attraverso l'acqua del Battesimo  
per la salvezza di tutti i popoli;  
concedi che l'umanità intera sia accolta tra i figli di Abramo  
e partecipi alla dignità del popolo eletto.  
Per Cristo nostro Signore.
 

 

Guida: La nuova Gerusalemme

QUARTA LETTURA   Is 54, 5-14
Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te.
SALMO RESPONSORIALE   Dal Salmo 29
Ti esalto, Signore, perché mi hai liberato. (GERUSALEMME, GERUSALEMME)

ORAZIONE
O Dio, Padre di tutti gli uomini,  
moltiplica a gloria del tuo nome  
la discendenza promessa alla fede dei patriarchi,  
e aumenta il numero dei tuoi figli,  
perché la Chiesa veda pienamente adempiuto  
il disegno universale di salvezza,  
nel quale i nostri padri avevano fermamente sperato.  
Per Cristo nostro Signore.

 

Guida:La salvezza offerta a tutti gli uomini

QUINTA LETTURA   Is 55, 1-11

Venite a me, e vivrete; stabilirò per voi un'alleanza eterna.
Dal libro del profeta Isaia
SALMO RESPONSORIALE   Is 12, 2. 4-6 
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza
.


ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, unica speranza del mondo,  
tu hai preannunziato con il messaggio dei profeti  
i misteri che oggi si compiono;  
ravviva la nostra sete di salvezza,  
perché soltanto per l'azione del tuo Spirito  
possiamo progredire nelle vie della tua giustizia.  
Per Cristo nostro Signore. 

 

Guida: La fonte della sapienza

SESTA LETTURA  Bar 3, 9-15. 32 - 4,4
Cammina allo splendore della luce del Signore.
Dal libro del profeta Baruc
SALMO RESPONSORIALE  Dal Salmo  18
Signore, tu hai parole di vita eterna. (SHEMA’ ISRAEL)

ORAZIONE
O Dio, che accresci sempre la tua Chiesa  
chiamando nuovi figli da tutte le genti,  
custodisci nella tua protezione  
coloro che fai rinascere dall'acqua del Battesimo.  
Per Cristo nostro Signore.

 

Guida:Un cuore nuovo e uno spirito nuovo

SETTIMA LETTURA  Ez 36, 16-17a.18-28
Vi aspergerò con acqua pura, e vi darò un cuore nuovo.
Dal libro del profeta Ezechiele 
SALMO RESPONSORIALE  Dal Salmo 41
Ha sete di te, Signore, l'anima mia. (GRIDATE CON GIOIA)
   

ORAZIONE
O Dio, che nelle pagine dell'Antico e Nuovo Testamento ci hai preparati a celebrare il mistero pasquale, fa' che comprendiamo l'opera del tuo amore per gli uomini, perché i doni che oggi riceviamo confermino in noi la speranza dei beni futuri. Per Cristo nostro Signore.

 

Il celebrante intona l'inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti.
 

COLLETTA
O Dio, che illumini questa santissima notte  
con la gloria della risurrezione del Signore,  
ravviva nella tua famiglia lo spirito di adozione,  
perché tutti i tuoi figli, rinnovati nel corpo e nell'anima,  siano sempre fedeli al tuo servizio.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,  
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,  
per tutti i secoli dei secoli.

 

EPISTOLA  Rm 6, 3-11
Cristo risuscitato dai morti non muore più.
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani
   

 

Il celebrante intona l’Alleluia, che fa da ritornello al salmo responsoriale
SALMO RESPONSORIALE  Dal Salmo 117
Alleluia, alleluia, alleluia.
 

CANTO AL VANGELO  

VANGELO  Anno A  Mt 28,1-10
E' risorto e vi precede in Galilea.

 

OMELIA

 

III - LITURGIA BATTESIMALE 
Il sacerdote con i ministri si reca al fonte battesimale se questi è in vista dei fedeli; altrimenti si pone nel presbiterio un bacile con l'acqua.
Se ci sono dei battezzandi:

Fratelli e sorelle, l’avvenimento della resurrezione annunciato dalla luce del cero e proclamato dalla Parola di Dio, ora si realizza nella vita di questi bambini, N. e N., che i genitori e padrini accompagnano al fonte battesimale perché siano immersi in Cristo morto e risorto.

La nostra comunità questa notte è nella gioia perché stanno per nascerle dei nuovi figli. Preghiamo per questi bambini e per quanti su tutta la terra stanno per ricevere il battesimo. Carissimi, insieme alla chiesa dei santi nel cielo, accompagniamo con la nostra unanime preghiera questi candidati al battesimo perché Dio Padre onnipotente nella sua grande bontà li guidi al fonte della rigenerazione.

 

Si cantano le:   LITANIE DEI SANTI

Signore, pietà. Signore, pietà.
Cristo, pietà. Cristo, pietà.
Signore, pietà. Signore, pietà.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi.

San Michele, prega per noi.
Santi angeli di Dio, pregate per noi.
San Giovanni Battista, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Pietro e Paolo, pregate per noi.
Sant'Andrea prega per noi.
San Giovanni, prega per noi.
Santi Apostoli ed evangelisti, prega per noi.
Santa Maria Maddalena, prega per noi.
Santi discepoli del Signore, pregate per noi.
Santo Stefano, prega per noi.
Sant'Ignazio d'Antiochia prega per noi.
San Lorenzo, prega per noi.
Sante Perpetua e Felicita, pregate per noi.
Sant'Agnese, prega per noi.
Santi martiri di Cristo, pregate per noi.
San Gregorio, prega per noi.
Sant'Agostino, prega per noi.
Sant'Atanasio prega per noi.
San Basilio, prega per noi.
San Martino, prega per noi.
Santi Cirillo e Metodio, pregate per noi.
San Benedetto, prega per noi.
San Francesco, prega per noi.
San Domenico, prega per noi.
San Francesco Saverio, prega per noi.
San Giovanni Maria Vianney, prega per noi.
Santa Caterina da Siena, prega per noi.
Santa Teresa d'Avila prega per noi.
Santi e sante di Dio, pregate per noi.
Noi peccatori, ti preghiamo, ascoltaci, ascoltaci, Signore.

Da ogni male, salvaci, Signore.
Da ogni peccato, salvaci, Signore.
Dalla morte eterna, salvaci, Signore.
Per la tua incarnazione, salvaci, Signore.
Per la tua morte e risurrezione, salvaci, Signore.
Per il dono dello Spirito Santo, salvaci, Signore.
Nella tua misericordia, salvaci, Signore.
 

Il sacerdote, a mani giunte dice l'orazione seguente:
Dio onnipotente ed eterno, manifesta la tua presenza nei sacramenti del tuo amore, manda lo spirito di adozione a suscitare un popolo nuovo dal fonte battesimale, perché l'azione del nostro umile ministero sia resa efficace dalla tua potenza. Per Cristo nostro Signore.

 

BENEDIZIONE DELL'ACQUA BATTESIMALE 
Il sacerdote si avvicina al fonte battesimale e benedice l’acqua; a mani giunte dice la seguente orazione:

O Dio, per mezzo dei segni sacramentali, tu operi con invisibile potenza le meraviglie della salvezza; e in molti modi, attraverso i tempi, hai preparato l'acqua, tua creatura, ad essere segno del Battesimo.  
Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque perché contenessero in germe la forza di santificare; e anche nel diluvio hai prefigurato il battesimo, perché, oggi come allora, l'acqua segnasse la fine del peccato e l'inizio della vita nuova. 
Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo, facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso, perché fossero immagine del futuro popolo dei battezzati.  
Infine, nella pienezza dei tempi, il tuo Figlio, battezzato da Giovanni nell'acqua del Giordano, fu consacrato dallo Spirito Santo; innalzato sulla croce, egli versò dal suo fianco sangue e acqua, e dopo la sua risurrezione comandò ai discepoli: «Andate, annunziate il Vangelo a tutti i popoli, e battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Ora, Padre, guarda con amore la tua Chiesa e fa scaturire per lei la sorgente del Battesimo.  Infondi in quest'acqua, per opera dello Spirito Santo, la grazia del tuo unico Figlio, perché con il sacramento del Battesimo l'uomo, fatto a tua immagine, sia lavato dalla macchia del peccato, e dall'acqua e dallo Spirito Santo rinasca come nuova creatura.
 

 

Il sacerdote immerge tre volte, il cero pasquale nell'acqua:
Discenda, Padre, in quest'acqua, per opera del tuo Figlio, la potenza dello Spirito Santo.

 

Tenendo il cero nell'acqua, prosegue:
Tutti coloro che in essa riceveranno il Battesimo, sepolti insieme con Cristo nella morte, con lui risorgano alla vita immortale. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Toglie il cero dall'acqua, mentre l'assemblea fa questa acclamazione o altre:
Sorgenti delle acque, benedite il Signore: lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

 

RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE BATTESIMALI
Dopo la benedizione dell'acqua lustrale, tutti, stando in piedi e con in mano la candela accesa, rinnovano le promesse del battesimo.

 

Fratelli carissimi, per mezzo del battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. 
Ora, al termine del cammino penitenziale della Quaresima, rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica
.

 

Rinunziate a satana?             Rinunzio.   
E a tutte le sue opere?          Rinunzio.  
E a tutte le sue seduzioni?   Rinunzio.

 

Oppure:
Rinunziate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?  Rinunzio.
Rinunziate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?  Rinunzio. 
Rinunziate a satana, origine e causa di ogni peccato?  Rinunzio.

 

Poi il sacerdote prosegue:
Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?  Credo. 
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?   Credo.  
Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?   Credo.

 

Assenso dell’assemblea

Questa è la nostra fede,

questa è la fede della chiesa,

e noi ci gloriamo di professarla in

Cristo Gesù nostro Signore. Amen

 

 

BATTESIMO

Il celebrante fa avvicinare al fonte i genitori e i padrini del primo bambino, si fa ripetere il nome del piccolo, e poi rivolge loro questa domanda:

Celebrante:
Volete dunque che N. riceva il Battesimo
nella fede della Chiesa
che tutti insieme abbiamo professato?

Genitori e padrini:
Sì, lo vogliamo.

E subito il celebrante battezza il bambino, dicendo:

 

N., io ti battezzo nel nome del Padre
prima immersione                                                     
e del Figlio

seconda immersione
e dello Spirito Santo.

terza immersione.

Allo stesso modo si comporta il celebrante con ogni battezzando: prima la domanda e poi l'abluzione sacramentale.
È opportuno che dopo il Battesimo di ogni bambino il popolo intervenga con una acclamazione:
Il Cantico di Mose’

 

ASPERSIONE DELL’ASSEMBLEA
Il sacerdote asperge l'assemblea con l'acqua benedetta. Terminata l’aspersione, inizia la preghiera universale

 

Dio onnipotente,

Padre del nostro Signore Gesù Cristo,

che ci ha liberati dal peccato

e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo,

ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore,

per la vita eterna

 

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Carissimi fratelli e sorelle, generati in questa notte santissima ad una speranza viva, con il cuore colmo di gioia, noi ci rivolgiamo a Dio, nostro Padre: si compia nella nostra storia il progetto di amore che si è realizzato In Cristo! E questa terra, ancora lacerata dall’odio, devastata dalla cattiveria e da ogni male, diventi un giardino di pace e di fraternità. Preghiamo insieme dicendo: Per la santa risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci Signore

 

O Padre, questa è una notte di gioia! Noi ti preghiamo per la Chiesa: liberala da pesi inutili perché annunci con franchezza e coraggio Cristo morto e risorto, salvatore del mondo. Preghiamo.

O Padre, questa è una notte di luce! Noi ti supplichiamo per questa terra in cui viviamo: dissipa le tenebre del male, dell’oppressione e della violenza e mostraci la via che conduce ad un nuovo modo di vivere, da fratelli. Preghiamo.

O Padre, questa è una notte di risurrezione! Nelle tue mani tenere e compassionevoli deponiamo tante esistenze provate dalla sofferenza, dalla depressione, dall’abbandono: guarisci le ferite profonde che continuano a sanguinare, accompagnaci con il tuo amore discreto e fedele. Preghiamo.

O Padre, questa è la notte della nostra Pasqua! Noi ti imploriamo perché la nostra fede splenda come la Luce mirabile che ci ha illuminati: fa’ che le prove e le tribolazioni della vita non offuschino in noi la gioia del Cristo risorto, che rifulge in mezzo alle tenebre del mondo. Preghiamo.

 

C - O Padre, che nella risurrezione del tuo Figlio dissolvi ogni paura e rendi possibile ciò che il nostro cuore non osa sperare, concedi a ogni uomo che si dice cristiano di rinnovarsi nel pensiero e nelle opere con la fede di chi nel Battesimo si sente risorto. Per Cristo nostro Signore.  T - Amen.

 

 

UNZIONE CON IL SACRO CRISMA
Il celebrante dice:
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo,
vi ha liberato dal peccato
e vi ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo,
unendovi al suo popolo;
egli stesso vi consacra con il crisma di salvezza,
perché inseriti in Cristo,
sacerdote, re e profeta,
siate sempre membra del suo corpo
per la vita eterna.

Assemblea:
Amen.

Quindi, senza proferire parola, il celebrante fa l'unzione con il sacro crisma sul capo di ogni battezzato.
Se i battezzati sono molti, e sono presenti altri sacerdoti o diaconi, ognuno di loro può fare l'unzione su un certo numero di bambini.


CONSEGNA DELLA VESTE BIANCA E DEL CERO ACCESO
Il celebrante dice:

N. e N. siete diventati nuova creatura,
e vi siete rivestiti di Cristo.
Questa veste bianca
sia segno della vostra nuova dignità:
aiutati dalle parole e dall'esempio dei vostri cari,

portatela senza macchia per la vita eterna.

Assemblea:
Amen.

 

E si fa per ogni bambino la consegna della veste bianca. È bene che questa sia portata dalle singole famiglie.
Il celebrante presenta il cero pasquale, dicendo:
 

Ricevete la luce di Cristo.

 

Il padre, accende alla fiamma del cero pasquale la candela del battezzato; quindi il celebrante dice:
A voi, genitori, e a voi, padrini e madrine,
è affidato questo segno pasquale, fiamma

che sempre dovete alimentare. Abbiate cura

che i vostri bambini, illuminati da Cristo,vivano

sempre come figli della luce; e perseverando nella fede,vadano incontro al Signore che viene con tutti i santi, nel regno dei cieli.
 

RITO DELL'« EFFETA »

 

Il celebrante tocca, con il pollice, le orecchie e le labbra dei singoli battezzati, dicendo:
Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti,
ti conceda di ascoltare presto la sua parola,
e di professare la tua fede,
a lode e gloria di Dio Padre.

Assemblea:
Amen.

 

Il sacerdote conclude
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.   Amen.

 

IV - LITURGIA EUCARISTICA

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Giunti alla quarta parte della Veglia pasquale, la Liturgia Eucaristica, abbiamo la possibilità di passare dal segno alla realtà: l’annuncio della Pasqua si realizza in noi con l’Eucaristia.

Con il pane e il vino, offriamo al Signore la nostra vita segnata dalla gioia della Risurrezione!

 

ORAZIONE SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, le preghiere e le offerte del tuo popolo, perché questo santo mistero, gioioso inizio della celebrazione pasquale, ci ottenga la forza per giungere alla vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

 

PREFAZIO  Cristo, Agnello pasquale

È veramente cosa buona e giusta,  
nostro dovere e fonte di salvezza,  
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,  
e soprattutto esaltarti in questa notte  
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo,  
è lui che morendo ha distrutto la morte  
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,  
l'umanità esulta su tutta la terra,  
e con l'assemblea degli angeli e dei santi  
canta l'inno della tua gloria: 
Santo, Santo, Santo il Signore...

 

Si recita la Preghiera Eucaristica I o Canone Romano con i Proprio Comunicantes

 

ANTIFONA ALLA COMUNIONE  1Cor 5, 7-8
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:  
celebriamo dunque la festa  
con purezza e verità. Alleluia
.

 

Oppure: Mt 28, 5.6; cfr. Mc 16, 6; cfr. Lc 24, 6
Gesù, il crocifisso è risorto, come aveva detto.  Alleluia.

 

ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE
Infondi in noi, o Padre, lo Spirito della tua carità, perché nutriti con i sacramenti pasquali viviamo concordi nel vincolo del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

 

Benedizione solenne:

 

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – In questa santa notte di Pasqua, Dio onnipotente vi benedica e vi custodisca nella sua pace.   T – Amen.

C – Dio, che nella Pasqua del suo Figlio ha rinnovato l’umanità intera, vi renda partecipi della sua vita immortale.   T – Amen.

C – Voi, che dopo i giorni della passione, celebrate con gioia la risurrezione del Signore, possiate giungere alla grande festa della Pasqua eterna.  T – Amen.

 

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.  T – Amen.

 

 

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