ANNO PASTORALE 2010-2011

PRESENTAZIONE DEL CAMMINO 

 

Percorso di catechesi prebattesimale.

La richiesta da parte dei genitori del Battesimo per i loro figli è pastoralmente una grande occasione di rievangelizzazione degli adulti, spesso lontani dalla fede e dall’esperienza di Chiesa.  Si tratta di accompagnare questi genitori per un tratto di strada e quindi la premessa è di raggiungerli dove si trovano e fare la fatica di conoscerli per entrare in una relazione reciproca di accoglienza, di stima e di fiducia.

 

Il percorso si svolge su 4 incontri più un incontro speciale con il Parroco. Al momento i catechisti-accompagnatori sono : Giovanna, Giacinto, Agata e Claudio. gli incontri di preparazione sono offerti di domenica alle ore 10,30.

 

Le celebrazioni del Battesimo, occasioni straordinarie di catechesi, sono previste in giorni particolarmente significativi. Le date previste per l’Anno Pastorale 2010/2011 sono :

28 novembre: Prima D. di Avvento

09 gennaio: Battesimo di Gesù - Festa dei battezzati nell’anno

7 febbraio: Giornata della Vita

24 aprile: Pasqua (Veglia e Messa del giorno

08 maggio: II D. di Pasqua

19 giugno: Pentecoste

Tuttavia normalmente si aggiungono altre Domeniche che vanno concordate con il parroco.

 

Gli obiettivi del percorso 

Aiutare i genitori a comprendere il valore di un sacramento, e del Battesimo in particolare, per il figlio, per la famiglia e per la comunità attraverso la straordinaria ricchezza della Parola e dei segni liturgici.

 

Aiutare i genitori a percepire la propria vocazione di coppia: a vivere innanzitutto come figli di Dio, ma anche a sentirsi segno tangibile dell'amore di Dio nella quotidianità della vita familiare e della specifica relazione di coppia.

 

Favorire, o recuperare, il rapporto con la comunità.

 

Rendere consapevoli le famiglie che un figlio è sempre un dono di Dio, un "mistero" che va ben oltre le leggi biologiche e i progetti umani della coppia.

 

Aiutare i genitori a maturare la coscienza della responsabilità educativa creando un contesto familiare di educazione alla fede affinché il figlio cresca nella libertà e consapevolezza delle proprie scelte future.

 

I temi del percorso di catechesi pre-Battesimale.

 

Il primo incontro: è dedicato alla conoscenza reciproca tra coppie animatori di catechesi, genitori e padrini. Quindi si mette poi in evidenza da una parte che il battesimo rappresenta una seconda nascita in cui il bambino riceve la luce e la vita di Cristo (“si riveste” di lui), una vita e una luce che non avranno mai fine, dall’altra che con questo sacramento il piccolo entra a far parte della Chiesa, della comunità dei fedeli, del popolo di Dio.  Nicodemo e Gesù (Gv. 3,1-8)

 

Il secondo incontro: Cristo al centro della nostra fede. Seguire Cristo per salvarci con nostro figlio. Gesù è venuto per salvarci. Gesù annuncia e realizza vita nuova per tutti. Che cosa porterà di nuovo nella vostra famiglia questo battesimo. Lo dimenticherete presto o lascerà un segno aiutandovi a riscoprire la fede cristiana e a vivere in compagnia di Gesù. Gesù non ci porta solo impegni e doveri ma anche gioia, pace, salvezza. Parabola Buon Samaritano (Lc 10, 30-37); Il Battesimo di Gesù (Lc. 3,15-16.21-22)

 

Il terzo incontro: la Chiesa continua l’opera di Gesù. La Chiesa ci aiuta ad incontrare Gesù. Seguire Gesù entrando nella Chiesa Cattolica. Il Battesimo che stiamo per fare può essere il luogo dell’incontro con Gesù. Vangelo della Samaritana (Gv. 4). Senso di appartenenza alla Chiesa, scoprire la preghiera.   L’incontro di Gesù con una donna della Samaria  (Gv. 4, 5 - 15)

 

Il quarto incontro: la presentazione del rito del battesimo. Viene spiegato il significato dei diversi momenti e dei segni della liturgia battesimale: dai riti di accoglienza a quelli finali con la benedizione delle madri e dei padri.

 

La catechesi: incontro speciale con il parroco.

Alla fine del ciclo dei quattro incontro c’è un incontro speciale con il parroco che coinvolge anche i padrini e le madrine, durante questo incontro si procede alle confessioni. Normalmente quest’incontro si tiene il sabato pomeriggio precedente la celebrazione del Battesimo. Il Salmo del Buon Pastore

 

L’appuntamento per non perdersi di vista.

 Il percorso si conclude ricordando che, se ai genitori farà piacere, il rapporto con i catechisti e la comunità parrocchiale proseguirà anche dopo il battesimo. La parrocchia organizza numerosi incontri l’anno dedicati ai genitori e alle famiglie.

 

La celebrazione

La celebrazione del Battesimo - avviene di norma all’interno della S.Messa e costituisce di per sé una opportunità di catechesi per l’intera comunità». Si cerca, laddove è possibile, di accorpare le date della celebrazione, privilegiando i momenti forti dell’anno liturgico che richiamano in modo speciale il significato del Battesimo (festa del Battesimo di Gesù, Veglia di Pasqua, Pentecoste) in queste occasioni il rito prevede la modalità dell’immersione.

 

1. LA PASTORALE PREBATTESIMALE

 

Metodo dell’itinerario:

n accoglienza: sarà molto importante far sì che i genitori si sentano accolti. Per questo coppie di sposi e sacerdote si dovranno impegnare  a fare in modo che le persone si sentano a loro agio. L’accoglienza inizia dall’invito che dovrà esser chiaro e facilmente comprensibile. Accogliere vuol dire  porre al centro le persone ancor prima dei contenuti che si vuole trasmettere.

n condivisione: il cammino dovrà essere condiviso dai genitori che si sentiranno protagonisti del cammino stesso. Le coppie animatrici e il sacerdote dovranno limitarsi a dare spunti per la  riflessione.

 

I temi del percorso di catechesi pre-Battesimale.

Il primo incontro è dedicato alla conoscenza reciproca tra coppie animatori di catechesi, genitori e padrini. Si cerca subito di stabilire un clima di familiarità e di cordialità (cominciando con l’invito ad usare il tu), che metta tutti a proprio agio. Per dar modo ai genitori di parlare in maniera sciolta e porre le basi di un buon rapporto umano, si comincia col chiedere (e dare) alcune notizie generali su di sé: dove e quando ci si è sposati, da quanto si abita nel quartiere, il lavoro svolto, dove è nato il bambino, come è cambiata la vita con la sua nascita … Lungo questo percorso si può arrivare a chiedere cosa è stato per loro l’arrivo del piccolo, quali emozioni, sentimenti hanno provato quando lui è nato, e quali provano ora …

 

Esaurita questa fase di prima conoscenza (molto importante anche in vista dei futuri rapporti), si giunge a parlare in maniera più specifica del battesimo, precisando che l’intento dei catechisti non è quello di indottrinare, ma di approfondire insieme, in forma dialogo, i significati di fondo di questo sacramento. Per rompere il ghiaccio e coinvolgere fin dall’inizio i genitori, si può chiedere: “Qualche tempo dopo la nascita del vostro bambino, avete cominciato a pensare al battesimo. Perché è sorta quest’esigenza? Che cosa è per voi questo sacramento?”. In genere da domande di questo tipo scaturiscono risposte che consentono di entrare nella catechesi in maniera giusta. Al tempo stesso offrono l’opportunità di mettere in evidenza come il battesimo del proprio figlio rappresenti un’occasione importante per riprendere certi discorsi sul senso della vita, sulle domande di fondo dell’esistenza, e sulle risposte ricche di significato che la fede cristiana offre in merito. Partendo da questi presupposti i catechisti mettono poi in evidenza da una parte che il battesimo rappresenta una seconda nascita in cui il bambino riceve la luce e la vita di Cristo (“si riveste” di lui), una vita e una luce che non avranno mai fine, dall’altra che con questo sacramento il piccolo entra a far parte della Chiesa, della comunità dei fedeli, del popolo di Dio.

Si passa poi negli incontri successivi alla riflessione sui segni del Battesimo e alla presentazione del rito del battesimo. Viene spiegato il significato dei diversi momenti e dei segni della liturgia battesimale: dai riti di accoglienza a quelli finali con la benedizione delle madri e dei padri. Lo scopo è quello di far sì che i genitori possano vivere in maniera consapevole ciò che avverrà durante la celebrazione.

Non va dimenticato che la liturgia è di per sé una grande catechesi: essa consente di penetrare attraverso segni e simboli il mistero cristiano che accompagna ogni sacramento. La molteplicità e la bellezza dei segni da  illustrare a persone che non hanno grande dimestichezza con Bibbia e liturgia, rischia di creare un accumulo eccessivo di messaggi e di comunicazione verbale.

Il ciclo di incontri si conclude ricordando che, se ai genitori farà piacere, il rapporto con i catechisti e la comunità parrocchiale proseguirà anche dopo il battesimo (“Vorremmo evitare che il prossimo appuntamento sia tra sei anni, per l’iscrizione del bambino al catechismo della prima comunione!”). Per non perderci di vista e proseguire nei rapporti di amicizia, la parrocchia organizza quattro incontri l’anno di genitori e bambini, tre dei quali legati alle maggiori feste religiose (festa della Santa Famiglia, Natale, Pasqua, Pentecoste), e il quarto a ottobre, dopo la ripresa estiva. La prima parte di questi incontri è dedicata a una breve (15-20 minuti) paraliturgia (un canto, una lettura biblica, la ripresa di uno dei segni del battesimo, un momento di preghiera). Segue una merenda (ognuno porta qualcosa) fatta tutti insieme: un’occasione per rivedersi, per stare qualche momento insieme, per permettere ai genitori di conoscersi, per raccogliere esperienze. Ai quattro incontri si aggiunge la Messa della seconda domenica di gennaio (quando la liturgia ricorda il battesimo di Gesù sul Giordano), in cui la comunità parrocchiale all’inizio di ogni anno torna ad incontrare i bambini che ha accolto il giorno del loro battesimo (vengono riposizionate le coccarde sull’albero della vita appese nel giorno del Battesimo).

2. LA PASTORALE POSTBATTESIMALE

Premessa.

 In concreto, per quanto riguarda l’IC, la comunità cristiana agisce anzitutto attraverso i genitori; sono essi, infatti, che hanno la prima e fondamentale responsabilità di introdurre i loro figli all’esperienza della fede e della vita cristiana. Sono i genitori che, dando la vita ai figli, hanno compiuto una scelta impegnativa di fede, di speranza e di amore. Di fede perché hanno proclamato col loro gesto di credere nel valore della vita, di quella vita che viene dall’azione creatrice di Dio. Hanno compiuto un atto di speranza rivolto a quel figlio che inizia il camino della vita. Hanno compiuto un atto di amore perché hanno voluto la vita del figlio e sono stati disposti a pagare un prezzo notevole per garantire e difendere questa vita. Chi più di loro può insegnare al bambino a credere, sperare e amare? “ (Debitori del Vangelo, orientamenti pastorali 2006-2007).

 

Dopo il battesimo

Dopo il Battesimo viene proposto un accompagnamento spirituale, la maggiore attenzione è rivolta ai genitori, anche se con i 3 anni del bambino si può pensare di avviare anche un cammino distinto per le famiglie e per i bambini.

In questa parte di itinerario sarà dato rilievo all’accompagnamento della coppia cioè alla sua accoglienza, alla sua crescita e all’aiuto che essa può ricevere dalla vicinanza di altre famiglie cristiane, esse pure in cammino. Si offre, in tal modo, la possibilità di dare continuità al Sacramento del Battesimo nella vita delle coppie e dei bambini. Si offre soprattutto la possibilità, per le famiglie che accettano al proposta, di non creare un “vuoto di attenzione” dal Battesimo del bambino alla tradizionale “iscrizione” alla catechesi verso i 6-7 anni. 

 

E’ necessario che, dopo il Battesimo,  le coppie di sposi  che ne hanno curato la preparazione diano continuità al loro rapporti con i genitori dei bambini battezzati. Ma è altrettanto importante che l’équipe ( parrocchiale o di unità pastorale) si dia dei momenti di incontro con i genitori dei bambini da 0 a sei anni e con i bambini stessi seguendoli nel loro cammino di crescita.

Per quanto riguarda gli incontri saranno molto necessari  alcuni accorgimenti:

provvedere alla presenza di persone (mamme) disponibili ad accudire  i bambini; preparare un’aula accogliente; accogliere le persone cercando di favorire il superamento dell’inevitabile disagio; stare con loro senza preoccuparsi troppo del tempo che passa e dei contenuti da trasmettere.; darsi temi stabiliti, concludere con una preghiera e la merenda sia per i piccoli che per i grandi.

Durante gli incontri dei genitori i bambini ( dai tre-quattro anni in avanti) dovranno essere accolti da catechisti capaci di offrire loro in modo adeguato l’annuncio della fede e di aiutarli a inserirsi in modo graduale nella vita della comunità (far conoscere i segni presenti in Chiesa……..).

Non dovrà mancare un momento di revisione dell’incontro con la richiesta ai presenti di offrire il loro contributo di idee per l’organizzazione del prossimo incontro la cui data sarà  stabilita dal gruppo prima della conclusione dell’incontro stesso.

Il giorno più indicato per l’incontro sarà la Domenica, il giorno della festa, della preghiera, della carità e del riposo.

 

Obiettivi dell’itinerario dei genitori

1.   Fare in modo che le persone si conoscano e quindi impegnarsi per fare gruppo. Continuare l’accoglienza della famiglia nel suo cammino.

2.    Portare a consapevolezza il dono del Battesimo

3.    Aiutare i genitori a ‘condividere’ l’educazione.

  1. Aiutare i genitori a comprendere che cosa vuol dire educare alla fede.

  2. Aiutare i genitori e i bambini nel loro sentirsi parte viva della comunità.

  3. Riprendere (quando questo è possibile) le tematiche legate alla vita matrimoniale.

  4. Preparare il terreno alla catechesi per il completamento dell’iniziazione cristiana.

Contenuti dell’itinerario dei genitori.

  1. I figli sono per i genitori il frutto  preziosissimo del loro amore.

  2. L’educazione  dei figli: un atto d’amore

  3. Che cosa significa educare alla fede.

  4. Essere e sentirsi Chiesa.

  5. L’Eucaristia nel Giorno del Signore.

Gli incontri con i genitori: numero e tempi

Dovranno essere almeno quattro lungo l’anno pastorale: potrebbero essere valorizzate alcune feste o ricorrenze ( in prossimità del Natale, in occasione della giornata per la vita……..) oppure potrebbero essere programmati in quattro Domeniche lungo l’anno. E questi incontri dovranno essere collegati con il normale cammino della comunità ( vedi l’Eucaristia nel giorno del Signore, i cammini proposti nei tempi forti…).

 

 

Note.

1. Non dovranno mancare lungo questo cammino momenti celebrativi con la partecipazione dei genitori e dei bambini insieme.

 

www.parrocchiasantifilippoegiacomo.it